08/02/15
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Archeologia Perù: sacerdotessa bambina sepolta in un tempio
La commovente sepoltura di una sacerdotessa bambina,
scoperta nell'ultima campagna di scavo conclusa lo scorso settembre
sull'altopiano dell'antica cultura Nazca, in Perù, aggiunge un altro
enigma  al già misterioso complesso cerimoniale sepolto di Cahuaci, sul
quale da anni lavora l'archeologo bresciano Giuseppe Orefici. Ricca di
un raffinato corredo funebre con un simbolismo intrigante ancora da
interpretare appieno, quella sepoltura, come ha spiegato lo stesso
Orefici in uno dei convegni di divulgazione scientifica della Borsa
Mediterranea del Turismo Archeologico che si conclude oggi a Paestum,
consiste in un pozzo che si apre su un altare con numerosi sacrifici
alle divinità.

La tomba stessa, riferibile all'anno 350 d.C.,
è un tempietto in miniatura, e nel pozzo, insieme a ricche offerte, fu
seppellito il corpo di una fanciulla quattordicenne, abbigliata e
decorata con grande raffinatezza ma vistosamente denutrita:
rappresentazioni di orche marine sui tessuti, volto dipinto e
ingioiellato, monili e collane in oro, ametiste, turchesi, lapislazzuli
e altro materiale esotico proveniente da lontano, ma anche ossa
fragilissime tipiche di un soggetto sofferente di grave denutrizione, e
articolazioni delle spalle deformate come da una prolungata posizione
forzata a braccia alzate e aperte in posizione di preghiera; un
particolare, quest'ultimo, che ha indotto gli studiosi ad attribuire la
salma ad una sacerdotessa bambina. Un dettaglio che gli archeologi
impegnati nello scavo hanno trovato particolarmente toccante - racconta
Orefici - è costituito da alcune teste di uccellini, deposte accanto al
corpo della fanciulla, con il becco legato da un laccio: non avrebbero
mai più dovuto cantare, nemmeno dell'oltretomba, per il lutto e il Sul
volto spicca un grande ornamento nasale d'oro, con un foro aperto in
corrispondenza della bocca: rappresenta sei colibrì, tre per lato, che
si avventano su due serpenti arricciati ai lati delle narici. In tutta
la cultura Nazca, sottolinea l'archeologo italiano, solo in altre due
tombe sono stati rinvenuti ornamenti nasali del genere, entrambi sul
volto di personaggi di altissimo rango.

Orefici scava da anni nel grandissimo complesso cerimoniale di Cahuaci,
che ha già illustrato in precedenti convegni scientifici: si tratta di
edifici e monumenti destinati unicamente al culto delle divinità, che
ad un certo punto, verso il 500 d.C., furono seppelliti
cerimonialmente, sigillati con parecchie offerte sotto la chiusura, e
abbandonati. Secondo l'interpretazione dello studioso, l'abbandono di
quei templi sta a significare l'abbandono delle divinita' stesse da
parte dei fedeli, a causa di tre calamità naturali che avevano colpito
il popolo e che hanno lasciato segni devastanti sul complesso stesso di
Cahuaci: un violentissimo terremoto e due terrificanti inondazioni.
Poiché era venuto meno il ruolo di protezione e di concessione di
favori degli dei agli uomini, gli uomini decisero di non voler piu'
mantenere il culto di quelle divinità, e lasciarne deserto il luogo di
culto, non senza deporre offerte di addio.

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